Questo rinomatissimo sito archeologico si trova a una decina di chilometri da Napoli, sulle pendici occidentali del vulcano Vesuvio e poco lontano dalle acque del Tirreno. La moderna cittadina campana che accoglie i turisti al loro arrivo Ú un attivo centro agricolo e di piccole industrie; fino al 1969 si chiamava Resina, nome che Ú rimasto a indicare il suo vivace mercatino di antiquariato.
L’antica Ercolano, che la leggenda vuole sia stata fondata da Ercole, nasce come insediamento greco. Nel VI secolo a.C. cadde sotto l’influenza di Napoli e Cuma, e poi dei Sanniti; divenne infine un’elegante località di soggiorno per i patrizi romani. Nel 62 d.C. un potente terremoto danneggiò numerosi edifici e diciassette anni più tardi (79 d.C.) una spaventosa eruzione del Vesuvio seppellì ogni cosa, consacrando per sempre quegli attimi alla memoria dei posteri.
Gli scavi archeologici, iniziati clandestinamente nel primo Settecento, furono ufficializzati nel 1738; interrotti varie volte, vennero ripresi sistematicamente nel 1927. Essi offrono al visitatore l’affascinante bellezza delle case private e delle ville signorili, alcune delle quali conservano anche resti di mobilio carbonizzati. Tra le più belle, la Casa Sannitica, quella del Tramezzo di legno, la Casa dei Cervi e quella dell’Atrio a mosaico, scenograficamente costruite sui bastioni che limitavano la città verso il mare.